Racconto di un viaggio ecosolidale in Vietnam, a contatto con la popolazione locale, nel rispetto dei suoi tempi e delle sue usanze, per conoscere il paese dall’interno, non come semplice turista. Un itinerario ricco di esperienze diverse ed emozionanti: dalle chiacchiere con lavoratori vietnamiti, ai corsi di cucina di piatti tipici; dall’incontro con le monache che gestiscono un orfanotrofio, alla visita di villaggi rurali, lontani dal turismo di massa, per conoscere le tradizioni locali. E tutto quel verde splendente intorno: il verde dei bananeti, delle risaie e dei frutteti che ti si tatua sul cuore, infondendoti tranquillità e pace.
Giorno 1: ‘Coraggio, lasciare tutto indietro e andare, partire per ricominciare’
Ha Noi è la capitale del Vietnam e conta 10 milioni di abitanti. La città è una miscela di oriente ed occidente, con influenze cinesi e francesi risalenti al periodo coloniale. Il significato di Ha Noi è sia città dei laghetti (ce ne sono circa 200, tra naturali e artificiali), sia città del drago volante. Ci sono anche numerosi edifici moderni, secondo la moda delle grandi metropoli del Sud-Est Asiatico.
Visita al mausoleo del Presidente Ho Chi Minh, le sue case ed il giardino.
Giro in risciò nella città vecchia e spettacolo delle marionette sull’acqua.
Cena: Ristorante Hanoi Food Culture
Pernottamento: Skylark Hotel
Giorno 2: ‘Come un pittore, fare in modo di arrivare dritto al cuore, con la forza del colore’
Giornata in giro per visitare la città di Ha Noi.
Visita al tempio della Letteratura, un grandioso complesso costruito nel 1070, dedicato a Confucio. Si tratta della prima università per la formazione politica dei Mandarini.
Visita al Museo Etnografico dove si possono vedere le culture, le usanze e le case di varie minoranze etniche in Vietnam.
Pranzo: Truc Luam Quan
Pomeriggio al villaggio tradizionale di Phu Già, a circa 9 km dal centro di Ha Noi. Il villaggio è noto per i tipici piatti di riso bianco e riso glutinoso (per fare i dolci), che vengono preparati per essere venduti il giorno successivo al mercato. Fondato più di 1.000 anni fa, accanto al Fiume Rosso, e composto da 500 famiglie, il villaggio di Phu Già rappresenta uno splendido spaccato della vita quotidiana, ancora non intaccato da alcun tipo di turismo. Abbiamo fatto un giro a piedi per il villaggio, visitato le case dove preparano il riso glutinoso, una casa tradizionale, la casa/esposizione di un pittore locale e completato con una merenda a base di riso. Davvero un’immersione nella vita vietnamita.

Giorno 3: ‘Sognando ad occhi aperti sul ponte di un traghetto’
Partenza per arrivare nella baia di Ha Long (2,5 ore circa).
Fermata intermedia per vedere come vengono coltivate le perle, per usarle per gioielli e creme (in polvere).
Crociera nella baia di Ha Long: https://www.syrenacruises.com/
Pranzo, cena e notte a bordo.
Ha Long significa il drago che scende. Si tratta di una straordinaria baia, una meraviglia della natura, formata da un’insenatura nella quale sono presenti circa 2.000 isolette calcaree monolitiche, ricoperte da una fitta vegetazione, che si stagliano sul mare. Da ciascuna imbarcazione sono organizzate numerose attività: giro in barca per vedere una grotta, possibilità di fare kayak, passeggiata a piedi per vedere il panorama dall’alto, bagni in spiaggia… La baia è bellissima e molto suggestiva, ma davvero tanto turistica. Ad Aprile, che non è ancora alta stagione, la quantità di gente ed imbarcazioni è impressionante, ma vale la pena visitarla!

Giorno 4: ‘Si vede quello che pensi, quello che sogni’
Sveglia mattutina per praticare Tai Chi ed ammirare l’alba. Poi visita alla grotta della sorpresa (sempre organizzata dalla crociera).
Dopo un brunch a bordo, partenza per Ninh Binh (3,5 ore). Ninh Binh è una provincia del Vietnam, situata nella regione del Delta del Fiume Rosso. È considerata una delle tre destinazioni più interessanti del Vietnam, con innumerevoli e maestosi paesaggi naturali. Si tratta dell’antica capitale del paese.
Oltre alle visite culturali, trovare il tempo per concedersi un ottimo massaggio rilassante, in Vietnam, è fondamentale!
Massaggio: Anne Beauty Spa (accanto all’Homestay)
Cena: Nha Hang 0 km
Pernottamento: La belle vie homestay
Giorno 5: ‘Serenità e paura, coraggio ed avventura’
Molto suggestivo il giro in bicicletta (affittata nell’Homestay) fino alla pagoda di Bich Dong, attraverso le risaie. Si tratta di una pagoda su tre livelli, scavati nella roccia.

Traversata in piccole barchette, sulle quali si rema con i piedi, sul fiume Tam Coc (fiume di drago). Questa zona è considerata la Baia di Ha Long sulla terra, circondata da pittoreschi paesaggi, attraverso grotte naturali scavate dal fiume nella roccia carsica.
Pranzo: Lantern’s Restaurant, Ninh Binh
Visita alla città di Trang An (città della serenità) e di due templi dedicati ad altrettanti antichi re vietnamiti: il re Dinh ed il re Le. Luogo molto contemplativo, immerso in un verde che infonde pace.
Trasferimento notturno in treno a Hue.
Giorno 6: ‘Ieri è passato, domani è un mistero, oggi è un dono, per questo si chiama presente’
Arrivo a Hue in prima mattinata.
Visita della pagoda Thien Mu (pagoda del Signore Celeste), molto bella e in una splendida posizione sul fiume Huong (fiume dei profumi). La pagoda è circondata da uno splendido giardino di bonsai e alberi di frangipane.
La Cittadella Imperiale di Hue, costruita nel 1802, è il luogo dove ha vissuto la famiglia degli Imperatori della Dynastia Hue. È molto bella, anche se di tratta di una ricostruzione, visto che l’originale è andata distrutta nella guerra contro i francesi. La durata della visita è di minimo due ore.
Pomeriggio e serata alla pagoda Duc Son, che ospita circa 90 orfani: questa parte è realizzabile solo con associazioni ed agenzie specifiche. Tempo per chiacchiere con le monache, in merito all’organizzazione della Pagoda, cena e poi momento con i bimbi, prima di salutarli al momento di andare a dormire.
Pernottamento: Rosaleen Boutique Hotel
Giorno 7: ‘Trasforma un pomeriggio in un capolavoro e mi fa stare bene’
Mattinata dedicata alla visita del villaggio di Thuy Bieu (il villaggio vicino al fiume), dove arriviamo su una barca del drago. Il villaggio è famoso per la produzione di frutta e verdura che venivano preparate per l’imperatore.
Con le biciclette siamo arrivati nello studio di un pittore locale (Duc Thanh), per vedere dal vivo come vengono realizzate le tele.

Al termine, corso di cucina presso Chez Mme.Loan per preparare due piatti tipici di Hue.
Pranzo: Chez Mme. Loan
Nel pomeriggio, visita alla tomba dell’imperatore Tu Duc, in uno spazio verde estremamente rilassante, e passaggio attraverso il villaggio Thuy Xuan, dove si possono acquistare incensi.

Cena: Madam Thu – Ristorante vietnamita
Giorno 8: ‘Importa poco che strada prendi’
Trasferimento ad Hoi An, con sosta per vedere la laguna Lap An, e poi proseguimento per Da Nang, la città del grande fiume.
Abbiamo attraversato il Passo delle Nuvole, che fino al tredicesimo secolo era il confine meridionale del Vietnam.
A Da Nang visita al Museo Cham, che presenta sculture del regno Champa.
Arrivo ad Hoi An.
Pranzo: Morning Glory
Pomeriggio dedicato alla visita dell’antica città di Hoi An (città della pace), sito Patrimonio Mondiale dell’Umanità dal 1999: l’antica casa di Tan Ky, il tempio cinese di Phuc Kien, il mercato di Hoi An, il ponte coperto giapponese. È davvero bello trascorrere un pomeriggio fra le viuzze della parte antica della città, contornate da bouganville dai colori sgargianti.

Pernottamento: Sun Kissed Paddy Hotel 
Giorno 9: ‘Sentirai la strada far battere il tuo cuore’
Visita al sito archeologico My Son Sanctuary (santuario della bella montagna) della civiltà Cham, Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Questo sito sacro è stato realizzato nel quinto secolo, in legno. Nel sesto secolo, a seguito di un incendio in cui è andato distrutto, è stato ricostruito in pietra. Molto bella la passeggiata in mezzo al verde per arrivare al sito. Il luogo è suggestivo, ma sempre molto affollato. Per la visita considerare 1,5-2 ore e di organizzarla in prima mattinata, per trovare meno folla e caldo.

Giro sulla spiaggia di Hoi An.
Pomeriggio dedicato ad un Tè pomeridiano, dolci e succhi tipici, in una casa di bambù per incontrare una donna Champa, che tramanda la cultura del suo popolo: Champa Amaravati House. Durante la degustazione ci siamo fatti raccontare i dettagli della storia e della cultura Cham, abbiamo assistito ad un momento di canto e di ballo: un incontro veramente toccante ed interessante, sia per la gentilezza che per la passione che ci è stata trasmessa.

Cena: KariChampa & GOURMET LAB HOI AN
Giorno 10: ‘Al sole di Sai Gon’
Trasferimento all’aeroporto di Da Nang e volo per Sai Gon.
Sai Gon, o Ho Chi Minh City, è la città più grande del Vietnam, con circa 15 milioni di abitanti (e 8 milioni di motorini). Il significato di Sai Gon è la grande giungla.
Abbiamo pranzato con il tipico panino vietnamita: baguette, verdure e carne di maiale, come i veri vietnamiti durante la pausa pranzo.
Visita della città: Palazzo della Riunificazione, costruito nel 1873; Posta Centrale del 1870 (costruzione francese), dove si possono acquistare francobolli. A seguire il Museo della guerra vietnamita e il mercato. Il Museo è molto interessante per vedere una parte di storia buia di un popolo che, per tanti anni, è stato in guerra, ma anche molto toccante.

Cena: Bep Nha Luc Tinh
Pernottamento: The Odys Boutique
Giorno 11: ‘Circondati di persone che ti facciano sorridere il cuore’
Partenza per il delta del Mekong, Ben Tre (2,5 ore).
Crociera lungo un affluente del fiume Mekong, nella zona di Ben Tre (regno del cocco); visita, dalla barca, dei luoghi un cui lavorano il cocco, per le attività di commercio.

Tappa sull’isolotto di Con Ho, un villaggio di pescatori di cinquanta persone, per entrare in contatto con la vita locale, fare un pediluvio con le erbe officinali, visitare un frutteto, assaggiare i frutti locali e due tipi di grappe (grappa jack fruit e grappa al melone amaro).
Pranzo in una casa sull’isola.

Gita in sampan lungo i canali.
Il giro sull’isolotto, con tutte le sue attività, è possibile solo attraverso agenzie e associazioni specifiche, in quanto si tratta di un luogo fuori dai circuiti turistici.
È stata un’esperienza davvero emozionante e unica, immersi nella natura e accompagnati dalla gentilezza dei locali.
Trasferimento a Tra Vinh (1,30 ore).
Pernottamento e cena: Suon Sia Homestay Tra Vinh
Giorno 12: ‘Somewhere, over the rainbow’
Bella gita in bicicletta per conoscere la vita del villaggio rurale di Tra Vinh, in cui vive l’etnia Khmer. Visita ad una casa in stile coloniale del 1920, al mercato locale e ad una pagoda.

Trasferimento da Tra Vinh a Can Tho (2 ore).
Pernottamento e cena in un posto magico: Vam Xang Rustic Can Tho
Giorno 13: ‘La propria destinazione non è mai un luogo, ma un nuovo modo di vedere le cose’
Sveglia all’alba per una gita in barca alla scoperta del mercato galleggiante di Cai Rang, che 200 anni fa è stato creato per il commercio. Ora è prettamente turistico, quindi consiglio un giro veloce al mattino presto.
Proseguimento in auto per visitare un frutteto locale, Ba Lang, per assaggiare frutti tipici di stagione.

Ritorno a Sai Gon.
Cena: Vi Saigon Restaurant
Giorno 14: ‘Chi torna da un viaggio non è mai la stessa persona che è partita’
Durante l’ultima giornata di viaggio, visita alle gallerie di Cu Chi (2,5 ore), un insieme di 200 km di gallerie scavate durante la resistenza contro gli Statunitensi, un sistema di villaggi sotterranei su tre livelli. Incontro con un ex-soldato per alcune domande sulla guerra in Vietnam. Momento molto toccante e luogo di tristi memorie.
Alla sera, trasferimento all’aeroporto di Sai Gon, per il volo di ritorno in Italia.
Quello in Vietnam è stato un viaggio denso di momenti emozionanti, a stretto contatto con la popolazione locale, la sua storia e le sue tradizioni. Come sempre accade quando tocco il suolo asiatico, i miei ritmi rallentano: prendo consapevolezza di ogni singola azione che faccio, abbandono il logorante multitasking, sono nel qui e ora e divento più cosciente anche del mio respiro. Un giorno qualcuno mi ha detto: ‘Vai spesso in Asia, devi proprio amarla’. Non ci avevo mai pensato, fino a quel momento: ma è effettivamente così. Amo l’Asia per questo: per i sorrisi della gente, per il verde che calma respiro e pensieri, per il sapore unico della frutta, per la spiritualità diffusa, perché quando sono qui tutto va come deve andare.
Grazie Vietnam, a presto Asia!
