Gusto: il sapore delle spezie e del tè alla menta
Olfatto: il profumo dell’olio di karitè e dell’arancio e l’odore acre delle concerie
Vista: il blu delle case di Chefchaouen e il rosso del tramonto nel deserto
Tatto: il ruvido dei tappeti e il rilievo dei mosaici
Udito: il richiamo del Muezzin e le voci dei venditori nei suq

Questo è il racconto del mio viaggio in Marocco, attraverso le Città Imperiali e le Medine del Nord. Quello che leggerete è l’itinerario di un viaggio organizzato da un Tour Operator, ma troverete anche i miei suggerimenti per pianificarlo in autonomia. I vantaggi di affidarsi ad un Tour Operator sono, essenzialmente, il risparmio di tempo su molti aspetti organizzativi e il fatto di avere una guida che ti spieghi le caratteristiche, le usanze, la storia del paese che stai visitando. Di contro c’è che, per visitare quanto più possibile, si ha poco tempo per godersi il momento e assaporare la vita locale.
Se si viaggia in coppia o in più persone, preferibilmente gruppo misto uomini/donne, si può tranquillamente noleggiare una macchina e spostarsi in autonomia, prenotando una guida per la visita delle diverse città. Le strade in Marocco sono ben tenute, segnalate e presidiate dalla polizia, quindi non è difficile viaggiare per il paese.
Di seguito l’itinerario realizzato in sette giorni completi (più due mezze giornate di viaggio).
Consigli pratici: in base alla stagione, valutate l’abbigliamento, tenendo sempre presente che, anche d’estate, dal giorno alla notte c’è spesso una variazione termica. Per la moneta locale (dirham), non cambiate in aeroporto, ma negli uffici di cambio nelle varie Medine. Nella maggior parte dei posti prendono l’euro e, se portate con voi euro in monete o in piccoli tagli, potete pagare le prime spese anche con quelli.
Questo è un viaggio nel tempo, tra i profumi e i colori di un paese che, accanto a tradizioni secolari, affianca la modernità di un Marocco che si è saputo trasformare.
CASABLANCA
Dove dormire: Idou Anfa Hotel & Spa
Cosa vedere:
- Moschea di Assan II: è la moschea più grande del Marocco e tra le più grandi al mondo. Il suo minareto raggiunge i 210 m di altezza ed è di un’eccezionale bellezza. Costruita a ridosso dell’Oceano, è una struttura affascinante e riccamente decorata: sia l’interno che l’esterno sono veramente spettacolari. Questa moschea è aperta e visitabile anche dai non musulmani.


- La Corniche: si tratta della passeggiata che costeggia l’Oceano e le spiagge. Si estende per kilometri ed è affollata da persone che passeggiano, corrono, si fermano nei locali e si godono la vita di mare.

- Hanfa: è il quartiere residenziale con case e ville sfarzose. La bouganville dai mille colori incornicia i giardini di splendide ville.
Dove mangiare: Le Loft
Dopo Casablanca, la tappa successiva è il nord. Spostandosi da Casablanca a Tangeri il paesaggio cambia notevolmente. Man mano che ci si avvicina al nord del paese, la parte più brulla lascia il posto ad una vegetazione mediterranea rigogliosa e a dolci colline, che digradano fino al mare. Quando si arriva a Tangeri è emozionante vedere la bellezza dell’Oceano Atlantico che si fonde con il mar Mediterraneo, in un’unione fisica, ma anche simbolica.
TANGERI
Dove dormire: Barcelo Occidental Tanger
Cosa vedere:
- Lungo la costa: arrivando a Tangeri da Casablanca si gode della bellezza di tutta la parte che affianca la costa dove, volendo, ci si può fermare in una delle spiagge per un tuffo nell’Oceano. Non le ho visitate, ma devono essere interessanti le Grottes d’Hercule.
- La Montagne: è il quartiere ricco di Tangeri, in cui si trovano ville e case da sogno. Sembra di essere in una piccola Beverly Hills del Marocco.
- Medina: molto bello attraversare la Medina per arrivare fino al mare, dove si trova una bellissima passeggiata che fiancheggia l’Oceano, splendida da percorrere alle luci del tramonto. Il viale è illuminato da lampioni moderni che le danno un aspetto molto suggestivo.

A Tangeri ci sono molti altri luoghi d’interesse da vedere, per cui merita una tappa più lunga e una visita più approfondita. Da tenere presente che è possibile arrivare a Tangeri anche dalla Spagna, con un traghetto da Tarifa.
CHEFCHAOUEN E TETOUAN
Viaggiando da Tangeri a Chefchaouen, percorrendo la strada interna del Marocco, si attraversa una zona montuosa, la catena del Rif, caratterizzata da un profilo di pale eoliche che si stagliano all’orizzonte sulla cresta delle alture.
Chefchaouen: città andalusa, ebrea, ad un’altitudine di 600 m s.l.m., fu fondata nel 1471 da Moulay Ali Ben Rachid, che decise di costruire una città fortificata per difendere e proteggere la regione dagli spagnoli e dai portoghesi che avevano conquistato Ceuta nel 1415. Chefchaouen (o Chaouen) è una città berbera, con un dedalo di stradine sali e scendi in cui perdersi e lasciarsi stregare dai vicoli blu, punteggiati di portoni, scale, scorci da togliere il fiato. È un piccolo gioiello di cui innamorarsi!

Consiglio: se riuscite, fermatevi una notte a Chefchaouen, pernottando in uno degli hotel o b&b che si trovano nella parte antica della città (considerate che ci sono salite e scale da fare).
Se ci si ferma per più giorni, nei dintorni di Chefchaouen ci sono cascate e percorsi per gli amanti del trekking (Parco Nazionale di Talassemtane).
Dove Mangiare: Restaurant Gastronomique Houda
Tetouan: è una cittadina che è stata sotto il protettorato della Spagna, per questo l’architettura è prettamente spagnola. Da visitare la Medina e il suq. A Tetouan si entra nel vivo della vita Marocchina, ma non è una tappa imperdibile.
Molto bella e panoramica è la strada che da Tetouan riporta a Tangeri, passando lungo tutta la costa e godendo della meraviglia di avere accanto l’ultima parte del Mar Mediterraneo. Arrivando fino a Fnidq, dalla quale si vede Ceuta (città autonoma spagnola), ci si trova di fronte a Gibilterra.
Personalmente avrei saltato Tetouan, andando direttamente a Chefchaouen (percorrendo la strada litoranea) e a Chefchaouen avrei trascorso la notte ed effettuato qualcuno dei numerosi trekking.
VOLUBILIS E MEKNES
Spostandosi di nuovo verso sud, il paesaggio cambia ulteriormente, tornando ad essere brullo. Lungo la strada da Tangeri a Volubilis si attraversa il vero Marocco, quello che vive di agricoltura e allevamento.
Volubilis: il nome della città deriva da un fiore (campanella in italiano). Si tratta di un importante sito archeologico romano, che conserva alcuni bei mosaici ancora oggi visibili.

Dove mangiare: Hotel Transatlantique
Meknes: il gioiello di Meknes è la Medina, che racconta la storia e lo sfarzo di questa Città Imperiale. Le Città Imperiali sono quattro: Meknes, Fes, Rabat e Marrakech. Molto bella è la Bab el-Khemis (Porta del Giovedì), per entrare nella Medina, attraversando il quartiere ebraico. Da visitare il Mausoleo di Moulay Ismail, il sultano che ha reso la città ricca e sfarzosa nel XVII secolo. Tra i musei, da citare il Dar Jamai.

FES
Fes è la prima Città Imperiale, bellissima e ricca di storia, da scoprire lentamente in uno o due giorni, con una bella passeggiata all’interno e all’esterno della sua Medina, Patrimonio dell’Unesco.
Dove dormire: Fes Hermitage Boutique Hotel
Cosa vedere:
- Fes by night: suggestiva la visita della città illuminata di notte, facendo una passeggiata fino alle porte del Palazzo Reale e nella Medina. Bellissimo il Ristorante Palais Bab Sagra.


- Medina: è molto bello fare una passeggiata al mattino presto nella Medina. Visitare la Madrasa (scuola religiosa islamica) e vedere da fuori la più antica università del mondo arabo, trasformata in Moschea. All’interno della Medina, molto interessante visitare la conceria La Bellevue, per capire come conciano le pelli, seguendo lo stesso procedimento fin dal Medioevo. Passeggiare e perdersi nella Medina è davvero spettacolare (perdersi in senso letterale). Interessante è anche vedere come sono le case all’interno, perché spesso da fuori non si apprezza lo sfarzo e la bellezza delle abitazioni. Da citare il Museo Nejjarine, molto interessante. Consigliato farsi accompagnare da una guida del posto, per vedere quante più cose possibile e scoprire anche i segreti nascosti della città.

- Esterno del Palazzo Reale, quartiere ebraico, vista dall’alto di Fes: alcuni luoghi ulteriori per una passeggiata e per immortalare la città da altri punti di vista.

Dove mangiare: Medina Bis
RABAT
Rabat è la capitale del Marocco ed è una delle quattro Città Imperiali. A Rabat è imperdibile la Torre Hassan e il Mausoleo di Mohamed V. È una città ricca di spazi verdi e giardini. Bellissimo fare una passeggiata nella kasbah, di fronte all’Oceano.


Dove mangiare: Restaurant Borj Eddar
Prima di prendere l’autostrada per Marrakech, è bello percorrere un tratto di strada litoranea che costeggia l’Oceano.
MARRAKECH
È una delle Città Imperiali, considerata la più importante. E’ un luogo da scoprire lentamente, come tutto il Marocco, per apprezzare al meglio la dicotomia fra luoghi affollati e caotici e luoghi contemplativi, tra edifici sfarzosi e gioielli nascosti dietro porte che passano inosservate.
Dove dormire: Adam Park Marrakech Hotel & Spa
Cosa vedere:
- Herboristerie Alma/Bab Agnaou: erboristeria che produce olio di Argan, creme, spezie (ce ne sono numerose in città, questa è quella che ho visitato io).
- Palazzo Bahia: è stato un palazzo imperiale, poi residenza di un primo ministro. Molto bello, ma anche molto affollato.

- Suq all’interno della Medina: mercato caratteristico dove fare spese e lasciarsi stregare da profumi e colori. Ricordate che in Marocco la contrattazione è un’arte e, spesso, imprescindibile per portare a termine un affare: sperimentatevi e divertitevi!

- Madrasa di Ben Youssef: scuola coranica d’architettura arabo-andalusa.

- Piazza Jemaa el-Fna: è la piazza principale della città, dove si trovano bancarelle di cibo e incantatori di serpenti.
- Giardini Majorelle (Ives San Laurent): splendidi giardini che inducono alla contemplazione e regalano pace interiore.

Imperdibile poi l’escursione al tramonto nel deserto di Agafay: bellissimo l’Agafay Luxury Camp, dove si può cenare e dal quale si può assistere ad un meraviglioso tramonto. Si possono anche fare escursioni in quad e a dorso di dromedario. Deve essere bellissimo anche trascorrere una notte in un campo tendato nel deserto. Il cielo stellato che si vede senza inquinamento luminoso (con tanto di Via Lattea) è davvero impagabile!



Dove mangiare: Al Fassia Aguendal oppure Al Baraka
Il Marocco è davvero un paese che coinvolge tutti e cinque i sensi; è un paese avvolgente e accogliente. Un luogo dove il tempo sembra essersi fermato ma, allo stesso modo, sembra correre veloce in direzione di una modernità occidentale. Una terra dove il blu e il bianco delle case si fondono con il verde dei giardini e il rosso del tramonto. E’ chiudere gli occhi e avere ancora davanti la sua bellezza, che ti strappa un sorriso.











