Ho iniziato a pensare a questo viaggio ad Aprile 2020, quando l’astinenza da valigia si è fatta sentire in modo prepotente. Ho preso la cartina e ho iniziato ad unire i puntini che corrispondevano alle mete che avevo da tempo in wish list… et voilà, ecco apparire sotto ai miei occhi Italia on The Road, 10 Regioni e 2.600 km in giro per l’Italia. Che poi, diciamolo, siamo il paese più bello al mondo! Da Nord a Sud, da Est a Ovest, qualsiasi angolo dello stivale è una continua sorpresa e meraviglia.
Ma scopriamo insieme Italia on The Road 2020.
IN NUMERI:
- Giorni: 14 Giorni (da domenica a sabato)
- Regioni toccate: 10
- Km percorsi in macchina: 2.600
- Spesa indicativa: 1.500€ (inclusi pernottamenti, cene, ingressi; esclusi acquisti personali)
ITALIA ON THE ROAD:
Giorno 1: Reggio Emilia – Giulianova (4,30 ore)
Il primo giorno è stato di puro trasferimento. Avevo scelto come tappa Giulianova per due motivi: il primo era fermarsi a trovare un’amica, il secondo è che fungeva da punto di partenza per raggiungere altri luoghi nel cuore dell’Abruzzo, che avremmo visitato il giorno seguente.
Pernottamento: Bellavista Relax Giulianova è situato su un’altura, con vista mare dal balcone. Le camere sono molto belle e curate, con citazioni alle pareti. La nostra recitava: Così tra questa immensità s’annega il pensiero mio: e il naufragar m’è dolce in questo mare (Giacomo Leopardi).
Cena: Tagliato si trova a pochi passi a piedi dal Bellavista Relax, in pieno centro storico di Giulianova. Merita non solo per i favolosi arrosticini, ma anche per la terrazza vista mare sulla quale abbiamo cenato!

Giorno 2: passeggiata al lago San Domenico + Scanno + serata ad Atri
Passeggiata da Villalago al lago San Domenico, dove si trova l’omonimo eremo, con sosta per un picnic. Pomeriggio alla scoperta di Scanno, paesino imperdibile che rientra, a pieno titolo, tra i Borghi più belli d’Italia.
Cena: nel meraviglioso borgo di Atri, patria della liquirizia, abbiamo cenato all’Hostaria Zedi per gustare dei primi piatti prelibati! Dovremo tornare per provare il famoso ristorante Tosto!


Giorno 3: mare a Roseto degli Abruzzi + trasferimento a Matera (4 ore)
Dopo aver assaporato l’alba sul mare ed esserci ristorati sulla spiaggia abruzzese, una nuova meta ci aspetta… Matera! Lasciando l’Abruzzo, passando per il piccolo Molise, approdiamo in Basilicata. Ad accoglierci a Matera un paesaggio da presepe fuori stagione. Era una delle città nella mia wish list da anni, ma non pensavo di innamorarmi così! Durante una prima esplorazione di Matera, abbiamo prenotato da Altieri Viaggi una visita guidata della città di 4 ore per il mattino successivo.
Pernottamento: La casa di Alice è davvero un posto magico. Situato fra i sassi (tenetelo ben presente quando preparate la valigia) è un appartamento splendido, con 4 comodissimi posti letto e un bagno da sogno (sono contemporaneamente presenti una vasca e una doccia!). Per raggiungere La casa di Alice è necessario percorrere delle scale ripide e scivolose: non ho idea di come vengano percorse in inverno, forse con gli sci o il bob! Fatto sta che consiglio di indossare scarpe con suola di gomma antiscivolo (a Matera scordatevi i tacchi… sarete bellissime comunque).
Cena: a pochi passi da La casa di Alice, si trova Piazza del Sedile, e in un angolo della piazza abbiamo cenato a La Gattabuia, ristorante abbastanza raffinato dove si può trovare una cucina molto curata e presentata con ottimo gusto. Molto bella anche la location, nonostante fosse al chiuso (d’estate è meraviglioso cenare tra i sassi all’aperto).

Giorno 4: alla scoperta di Matera
La visita guidata di Matera è stata davvero interessante per capire al meglio la storia della città, scoprirne le attrazioni principali e farsi stupire dai racconti di questo posto magico. Se visitate Matera d’estate, tenete presente che le temperature sono sfidanti, soprattutto tra i sassi; a questo si aggiungono una quantità di gradini innumerevoli. Quindi, prenotate la visita al mattino presto, per godere di un minimo di ‘fresco’.
Oltre alla visita guidata, consiglio di fare un salto a Casa Noha, dove è possibile vedere un filmato introduttivo sulla storia di Matera (controllate gli orari di apertura).
Per il resto, l’unica cosa che posso suggerire è: perdetevi. Lasciatevi trasportare ed entrate nel cuore di questo gioiello; sedetevi al tavolino di un bar, in una delle numerose piazze, e assaporate il momento.
Pranzo: per la pausa pranzo trovetere tantissimi posticini carini. Io vi consiglio di andare in piazza San Giovanni, una piazzetta dove si trovano alcuni bar che preparano piatti veloci, ma tipici. Per la cena di questa sera, purtroppo, abbiamo dovuto scegliere ‘per esclusione’ dato che, nel periodo in cui siamo andati, Matera era piena di turisti e si faceva molta fatica a trovare posto. Consiglio, pertanto, di prenotare con anticipo, nel caso andiate in alta stagione.


Giorno 5: volare oh oh
Sognare di volare e farlo: questa giornata è stata dedicata al Volo dell’Angelo, un’esperienza unica che consente di sorvolare, appesi ad un cavo, la vallata che si staglia tra Pietrapertosa e Castelmezzano. Il volo si deve prenotare online e prevede due ‘tragitti’ della durata di pochi minuti in totale. Per effettuare il volo da Castelmezzano è necessario fare una breve camminata in salita (30 minuti circa). Consiglio la partenza da Pietrapertosa e, nel prenotare il volo di rientro da Castelmezzano, di prendersi il tempo per visitare il borgo.


Cena: Matera di notte sembra davvero un presepe. Non si può lasciare la città senza aver cenato all’aperto tra i sassi. Osteria al Casale è il posto giusto per un ultimo brindisi, tra portate prelibate, lucine e sassi illuminati.

Giorno 6: ultimi giri a Matera e trasferimento in masseria
Perchè, se fai una mini deviazione in Puglia, anche solo per una notte, dove vuoi dormire se non in una masseria! E quella dove abbiamo dormito noi è stata una sorpresa eccezionale.
Pernottamento: la Masseria Strada Agriturismo è uno di quei posti in mezzo al nulla che sembra sbuchino dalle pagine di un libro. Appena arrivati Guglielmo, il proprietario, ci ha fatto sentire a casa. A Matera avevamo preso tutto l’occorrente per una cena a base di prelibatezze lucane, alle quali, la tipica ospitalità pugliese, ha aggiunto un olio meraviglioso (di loro produzione e acquistabile), dei tarallini, del vino e anche una fetta di torta (dato che stavano festeggiando un compleanno). Se ripasso da queste parti io a casa di Gugliemo ci torno di certo!

Giorno 7: verso il mare della Basilicata
Questa tappa è stata inserita per godere di una giornata al mare a Marina di Pisticci, approfittando dell’ospitalità di alcuni amici. Se volete trascorrere un giorno di relax in spiaggia a Marina di Pisticci o Marina di Ginosa, ma è alta stagione e non riuscite a trovate facilmente da dormire, vi consiglio di allungare di una notte il soggiorno alla Masseria Strada Agriturismo (la distanza dal mare è 30 minuti in macchina). La vostra pace e serenità ringrazierà.

Giorno 8: trasferimento in Costiera Amalfitana (3-4 ore)
Abbiamo lasciato la bella Basilicata per trasferirci in Campania, e… Welcome to Paradise! Dopo una breve pausa pranzo a Cetara, per mangiare le famose alici da Cetara Punto e Pasta

siamo arrivati nella nostra dimora vista mare, nella località di Praiano. Piccola nota: a Praiano abbiamo parcheggiato l’auto in un parcheggio a pagamento (trovato tramite il pernottamento) e non l’abbiamo più mossa fino alla partenza. Guidare sulla Costiera Amalfitana farebbe perdere tutta la calma e serenità della vacanza! Molto meglio muoversi in taxi (ma ci vuole pazienza anche qui) o in taxi boat come abbiamo fatto noi.
Pernottamento: Palazzo Rocco Penthouse White Moon in Love è un appartamento da sogno. 6 posti letto, due splendidi bagni, una cucina con soggiorno ma, soprattutto, la terrazza vista mare spettacolare! Praiano è stato per noi il punto di partenza per visitare la Costiera Amalfitana e, soprattutto, per percorrere il famoso Sentiero degli Dei.

Cena: in Costiera Amalfitana vale quanto detto per Matera. In alta stagione, trovare posto diventa difficile, per cui meglio prenotare con anticipo. Sulla spiaggia di Marina di Praia ci sono numerosi ristoranti carini nei quali, aimè, non abbiamo trovato posto per cenare. Per fortuna eravamo dotati di una splendida terrazza dove gustarci una pizza o una cena da asporto.
Giorno 9: Sentiero degli Dei (3-4 ore a piedi)
E poi, finalmente, il Sentiero degli Dei! Un’escursione di 12 km (circa 4 ore di cammino) che collega Praiano a Positano: un tragitto spettacolare che si snoda sulla montagna con una meravigliosa vista sul mare. Il numero di gradini da percorrere, partendo da Praiano e scendendo a Positano, è innumerevole. Ma la vista ne vale la pena! Arrivati a Positano, poi, si viene catapultati in un paesino che rappresenta il cuore della Costiera ed è impossibile non innamorarsi.


Giorno 10: Costiera Amalfitana, Amalfi e Ravello
Alla scoperta della Costiera Amalfitana, passeggiando tra Amalfi e Ravello, due gioielli ricchi di storia, vicoli e ville meravigliose. A Ravello da non perdere La Terrazza dell’Infinito presso Villa Cimbrone e Villa Rufolo.


Cena: la Costiera Amalfitana è stata all’insegna delle terrazze; la terrazza del nostro appartamento, la Terrazza dell’Infinito e, per finire, la terrazza de La Moressa, il ristorante dove abbiamo cenato durante la nostra ultima serata a Praiano. Ottima cucina, piatti molto curati e ottimi dolci… senza tralasciare la vista mare!
Giorno 11: dalla Costiera Amalfitana alla penisola Sorrentina (1 ora)
Sulla strada del ritorno, una puntata sulla penisola Sorrentina, e a Sorrento in particolare, è d’obbligo. Per un saluto a Capri, per un piatto di gnocchi alla Sorrentina, per immergersi nell’eleganza di Sorrento e per vedere Napoli e il Vesuvio da un altro punto di vista.
Pernottamento: Palazzo Starace è il posto giusto per visitare Sorrento. Non solo è centralissimo, ma le stanza sono molto curate e il personale gentilissimo. Da qui si può esplorare a piedi la città. Piccola nota: anche a Sorrento abbiamo parcheggiato l’auto in un parcheggio a pagamento convenzionato con l’hotel.
Cena: presso la Marina Grande di Sorrento si trova la Trattoria da Emilia un ristorante a gestione familiare dove abbiamo mangiato ottimo pesce e gnocchi alla Sorrentina meravigliosi. Alla Trattoria da Emilia non si prenota: bisogna mettersi in fila e attendere il proprio turno.

Giorno 12: Capri, toccata e fuga. Poi direzione Lazio, Vitorchiano (4 ore)
Già che sei a Sorrento, non vuoi fare una capatina a Capri, prima di salutare il mare? Durante la cena alla Trattoria Emilia avevamo prenotato il traghetto per Capri per il giorno seguente: qualche ora, giusto per vedere i faraglioni, fare un giro in piazzetta e dare un ultimo sguardo al mare della Campania.

Lasciandoci il mare alle spalle, ci siamo diretti in Lazio, a Vitorchiano. Si trattava di un punto di appoggio per visitare, l’indomani, Bomarzo. In realtà Vitorchiano è stata una piacevole scoperta. Di sera sembra uscito da un film…

Pernottamento: il B&B Il Moai prende il nome da una statua in peperino (pietra locale) che si trova al limitare del paese. Il B&B è gestito da marito e moglie molto gentili, che ti accolgono all’interno della loro casa.
Cena: abbiamo seguito il consiglio del proprietario del B&B che ci ha suggerito di cenare al ristorante La Fraschetta della Mela Stregata dove abbiamo gustato ottimi piatti tipici laziali (consigliato l’antipasto molto abbondante).
Giorno 13: Bomarzo (Parco dei Mostri), Città della Pieve (1 ora)
Saltellando tra Lazio e Umbria, la giornata è trascorsa tra la visita del Parco dei Mostri di Bomarzo e Città della Pieve (la città del Perugino).
Devo ammettere che Bomarzo era una delle mete nella mia wish list da tempo ma che, forse, le aspettative superavano la realtà. E’ un luogo carino, immerso nel verde, dove trascorrere una o due orette passeggiando tra le sculture in pietra (bello soprattutto per i bambini).

Città della Pieve, invece, è stata una deliziosa sorpresa. Si tratta di un piccolo borgo medievale che si visita in circa 3 ore a piedi. Da non perdere sono le opere del Perugino (soprattutto L’Adorazione dei Magi, presso l’Oratorio di Santa Maria dei Bianchi), il Duomo, via Baciadonne una delle vie più strette d’Italia. Ma la cosa più bella di Città della Pieve è perdersi nei suoi vicoli, farsi stregare dalle case e dai mattoni a vista e assaporare la passeggiata in un pezzo di storia.


Pranzo: a Città della Pieve è d’obbligo un pranzo o una cena alla Trattoria Bruno Coppetta. Alla simpatia del proprietario, si unisce una cucina strepitosa (i primi piatti sono davvero squisiti).
Pernottamento: il B&B La Vecchia Tenenza è un ulteriore gioiellino in un una città di cui mi sono innamorata. Come in tutto il resto, anche qui la cura del dettaglio è sorprendente.
Aperitivo: dopo un lauto pranzo (che vale anche come cena) e una bella passeggiata rilassante alla scoperta della città, trascorrere le ultime ore della giornata in Piazza Plebiscito al Caffè Fibonacci è la degna conclusione di una giornata meravigliosa.
Giorno 14: Arezzo (1 ora) + Reggio Emilia (3 ore)
Sulla strada del ritorno, l’ultima tappa di questa Italia on the Road è Arezzo, sulle tracce del film La vita è bella, di Benigni. Anche qui, fermarsi a gustare le ultime ore di vacanza in Piazza Grande non ha prezzo!

Una vacanza tutta italiana, in un 2020 che non dimenticheremo facilmente. Ma che ci ha permesso di scoprire le bellezze del nostro imperfetto, ma sorprendente paese!

“ll vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell’avere nuovi occhi”. – Marcel Proust –
