#iorestoacasa e leggo un libro: consigli di lettura per giorni di quarantena

Sono giorni strani per tutti. Non poter uscire liberamente, vedere gli amici, andare al ristorante, in palestra o, anche, semplicemente, trovarsi per fare due chiacchiere, è una condizione nuova per ciascuno di noi. Per giovani e meno giovani, per chi ha famiglia come per chi è single, per chi è iperattivo o più sedentario. 

Ci è stato chiesto di restare a casa e questo, a mio parere, non deve essere visto come un obbligo, ma come un dovere morale che ciascuno di noi ha, non solo nei confronti degli altri, ma anche di sè stesso. 

Non sempre è facile però non cedere alla noia… Ciascuno si deve ingegnare per trovare qualcosa da fare che lo tenga occupato. Io dopo aver pulito casa da cima a fondo, sistemato l’armadio, fatto acquisti online, cucinato per le prossime tre settimane, videochiamato per colazione/pranzo/merenda/aperitivo/cena tutte le persone che conosco, fatto progetti di viaggio da qui a 10 anni, mi accingo finalmente a sedermi sul divano e a dedicarmi ad una delle mie passioni: leggere un libro! Perché, anche se sono sempre di corsa e riesco ad essere iperattiva anche dopo una settimana chiusa in casa, penso che almeno il weekend sia giusto cedere alla lentezza.

Perciò eccomi qui, a consigliarvi qualche libro da leggere stando comodamente seduti sul divano o sdraiati a letto, ma viaggiando con la fantasia.

La Piccola Farmacia Letteraria (Elena Molini): questo libro è stato scritto dalla proprietaria della Piccola Farmacia Letteraria, che esiste davvero e si trova a Firenze (ne ho parlato qui). Elena Molini racconta di Blu, la protagonista, che ha aperto una libreria che dispensa rimedi letterari per tutte le tipologie di stato d’animo, come una farmacia delle emozioni. Perché  leggerlo: se il treno dei sogni è passato prima che tu riuscissi a raggiungere il binario, hai due possibilità. Guardarlo andare via per sempre oppure fartela a piedi seguendo i tuoi desideri.

L’Arte di ascoltare i battiti del cuore (Jan-Philipp Sendker): Julia Win, giovane newyorchese appena sbarcata a Kalaw, città annidata tra le montagne birmane, tornerebbe volentieri nella sua ‘tranquilla’ New York, se non si trovasse lì per un motivo ben preciso: suo padre è scomparso. La polizia ha fatto le sue indagini e tratto le sue conclusioni, dalle quali emerge un uomo dalla doppia vita. Ma la madre di Julia, riordinando la soffitta, trova una lettera del padre, indirizzata a una certa Mi Mi residente a Kalaw, in Birmania, che comincia con queste parole: “Mia amata Mi Mi, sono passati cinquemilaottocentosessantaquattro giorni da quando ho sentito battere il tuo cuore per l’ultima volta“. Perché  leggerlo: per partire per un viaggio emozionante in Birmania, insieme a Julia.

In viaggio con August (Catherine Ryan Hyde): August Schroeder è un insegnante delle superiori stanco e deluso dalla vita. Dalla morte del figlio le sue giornate trascorrono con un solo obiettivo: che arrivi l’estate per intraprendere un viaggio che lo porti al Parco di Yellowstone. Ma qualcosa va storto fin dall’inizio: il suo camper si ferma e il costo della riparazione rischia di compromettere il budget già risicato destinato al viaggio. Ma il meccanico gli fa una proposta: Se August porterà con sé i suoi due figli, non gli farà pagare il costo della riparazione. Quello che né August né tanto meno i piccoli Seth e Henry possono sapere è che quel viaggio cambierà il destino di ciascuno di loro. Perché  leggerlo: se hai già visitato i parchi americani, per ricordare quei panorami incontaminati e mozzafiato. Se li devi ancora visitare, per programmare lì uno dei prossimi viaggi. E poi perchè August, Seth ed Henry ti faranno emozionare.

Eleanor Oliphant sta benissimo (Gail Honeyman): ‘Mi chiamo Eleanor Oliphant e sto bene, anzi: benissimo. Non bado agli altri. So che spesso mi fissano, sussurrano, girano la testa quando passo. Solo il mercoledì mi inquieta, perché è il giorno in cui arriva la telefonata dalla prigione. Da mia madre. Dopo, quando chiudo la chiamata, mi accorgo di sfiorare la cicatrice che ho sul volto e ogni cosa mi sembra diversa. Ma non dura molto, perché io non lo permetto. E se me lo chiedete, infatti, io sto bene. Anzi, benissimo’. Non si può non diventare amici di Eleanor, presto o tardi. E, una volta finito il libro, vi mancherà. Perché  leggerlo: perché non sempre le cose sono come sembrano.

La misura di tutto (Camilla Ronzullo alias Zelda was a writer): è possibile che un periodo della vita e i suoi riferimenti più rincuoranti scompaiano in un giorno qualunque, dopo averli amati e odiati tanto da convincerci di non poterne più fare a meno? Un viaggio attraverso la nostra bella Italia, aiuterà Nina, la protagonista, a ridare posto a ricordi ingombranti e a scoprire la gioia delle cose che nascono per caso. Perché  leggerlo: per capire, soprattutto in un momento come questo, che non esistono una misura o un tempo uguali per tutti.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

I accept that my given data and my IP address is sent to a server in the USA only for the purpose of spam prevention through the Akismet program.More information on Akismet and GDPR.